La Carta Washi
Il termine generico"Washi", (Wa- giapponese, shi- carta), serve per indicare un tipo di carta, ottenuto attraverso la lavorazione manuale di diversi tipi di piante, come il kozo, la matsumata, e il gampi, il primo della famiglia del gelso, e le altre due della famiglia della dafne. La carta arrivo' in Giappone dalla Cina, intorno al sesto secolo dopo Cristo, diffondendosi rapidamente. Rimase però a lungo destinata solamente alle classi piu' agiate. Nel corso dei secoli, la lavorazione della "Washi" divenne la specializzazione di molte localita' del Giappone ed oggi ne esistono migliaia di varietà di grande raffinatezza.La carta giapponese è stata usata fin dall'antichità all'interno dell'abitazione giapponese per la sua capacità di far filtrare la luce attenuandone l'intensità e donando così allo spazio un'illuminazione soffusa.una buona carta Washi nasce dalla scelta di selezionate qualita' di arbusti non sempre localizzati nello stesso luogo. Cercare i migliori e' il primo passo per ottenereun buon prodotto.
Le parti raccolte contenenti le fibre sono battuti in acqua di fiume e raccolti in fasci di rafia. Dopo una notte a bagno, la rafia è sottoposta a bollitura e candeggiata naturalmente in acqua sotto il sole o con l'utilizzo di un agente chimico. Le impurità rimanenti sono trattate manualmente. La fibra viene sottoposta ad una ulteriore battitura e poi sistemata in vasche, dove, con una sorta di pettine, la mucillagine viene stesa.
La mucillagine estratta solitamente dalle radici del tororoaoi giapponese viene ora aggiunta e mescolata nella soluzione del tino.
La mucillagine tororoaoi è l'elemento tradizionale per creare i fogli washi con il metodo antico. L' aggiunta di mucillagine fa si' che le fibre siano mantenute sospese nella soluzione senza annodarsi tra loro. La lavorazione con acqua che entra ed esce dal tino fa si che lentamente si produca un foglio viscoso di mucillagine e fibre. La reazione di diversi spessori di carta dipendono dalla concentrazione della fibra nel tino così come da concentrazione della mucillagine e dalla durata della lavorazione nel tino. Quando il foglio bagnato raggiunge lo spessore voluto, lo schermo del tino viene liberato dalla struttura ed i nuovi fogli bagnati rimangono impilati uno sull'altro.Grazie alla mucillagine, i fogli possono essere separati facilmente poiche' si sono formati nella lavorazione sottili film viscosi che li dividono. I fogli singoli vengono liberati dall'acqua con una pressa ad elica, appoggiati su materiali lisci , secchi e caldi per l'asciugatura. Ancora oggi i fogli di carta prodotti con questi metodi Washi sono irripetibili con processi industriali essendo unici per qualita' , durevolezza e caratteristiche chimico fisiche finali.
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